ROAD 'N' ROLL

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Scalo in Islanda e mi si gela la Iolanda (giorno 16)

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Scalo in Islanda e mi si gela la Iolanda <br>(giorno 16)

Giorno 16 - Essere meridionali e sentirlo

Strafatta dal fuso orario e imbottita di antistaminici (a seguito di uno sfogo allergico sulla pelle derivante da non si sa che cosa), atterro per un lungo scalo di 11 ore in Islanda.

Arrivo che sembro un bagonghi, nana, con il mio cappello da texana, la pelle abbronzata, una canotta, un doppio strato di felpe e una giacchina leggerina. Indosso anche una pashmina e delle scarpe che non tengono l'acqua.

Qui sono tutti alti e biondi tendenti al platino, con la faccia da vichinghi, i peli si vedono solo se hanno la barba, e deve essere molto folta. La pelle ce l'hanno bianca come il latte e indossano felpe e sciarpe di lana, piumini, scarpe e giacche col pelo (Per approfondire, leggi l’articolo sulle differenze tra italiani e islandesi che saltano subito all’occhio).

Esco a fumare una sigaretta e mi accorgo con amarezza che sì, nonostante sia ancora estate, fa un freddo becco, 9 gradi, c'è un vento pungente e capisco di essere praticamente nuda.

Me ne frego e nonostante tutto prendo il bus e visito Reykjavik. Per convenienza economica e di praticità ho scelto il Flybus che conduce da Keflevik, l’aeroporto internazionale di Reykjavik, al centro città. La distanza tra Keflavik a Reykjavik è di circa 50 km. Con Flybus ci si impiega 45 minuti circa. C’è anche un’altra compagnia che offre lo stesso servizio, Iceland Express, ma costa qualcosina di più.

Qui trovi una mini guida se hai poco tempo e vuoi visitare Reykjavik in meno di un giorno

Le macchine, le case, le strade sono tornate di una dimensione normale, non c'è più tutta quella grandezza che ho trovato negli USA. L'unica cosa a rimanere immensa è il cielo blu sopra di me e il sonno che ho.

Reykjavik, la capitale più a nord del mondo, è piccolina, carina, un po' antica un po' moderna, con attrazioni alquanto limitate. Resta comunque un buon porto per l'inizio di un viaggio on the road sull'isola, le cui risorse naturali dovrebbero valere davvero la pena di essere viste. Chissà se in futuro....

Dopo lo scalo di 11 ore in Islanda, un po’ triste ma soddisfatta torno in Italia con un volo diretto da Reykjavik a Milano. La compagnia è la stessa che mi ha portato sull’isola da San Francisco. Leggi le mie opinioni su Wow Air e scopri come arrivare in Islanda dall’Italia e viceversa.