Meraviglia Utah: Arches National Park, Dead Horse Point (giorno 9)

Meraviglia Utah: Arches National Park, Dead Horse Point (giorno 9)

Giorno 9. Meraviglia Utah: Arches National Park, Dead Horse Point

A colpire subito sono i colori rosso, giallo, arancione, marrone e tutte le loro sfumature, contrastati dal blu profondo del cielo e dal verde intenso degli arbusti delle Wash che ricoprono l'immensità delle distese dello Utah.

A stupire ulteriormente, nel paesaggio, subentrano anche forme inaspettate e mai viste prima.

Dopo aver rovesciato in macchina un intero sacchetto di pistacchi e averli diligentemente raccolti uno a uno, entro nell'Arches National Park. Già da quando avevo preso la strada stamattina, avevo notato che alcune montagne erano...bucate. E che alcune si mantenevano in piedi in un equilibrio precario.

Acqua, ghiaccio, temperature estreme e il movimento salino sotterraneo hanno dato vita alla più alta concentrazione di archi naturali del mondo. Ci sono voluti solo 100 milioni di anni e non è ancora finita. Alcuni vecchi archi decadono ma le condizioni atmosferiche e l'erosione non hanno mai fine, facendo sorgere nella valle sempre nuovi archi. Spettacolo.

Per entrare ancora di più nello spirito del parco, nonostante la crema solare, anche la mia pelle ha deciso di assumere le colorazioni delle rocce. Peccato che il segno del calzino e della canottiera non me li leverà mai nessuno. Sono un messicano solo sulle braccia, un anglosassone nel resto. Vabbè...

Il parco ha occupato praticamente tutta la giornata, per cui ho dovuto rivedere alcuni piani e non ho potuto visitare Canyonlands. Però sono andata alla ricerca di Thelma e Louise, al Dead Horse Point.

Una leggenda narra che...
...nell'800, durante la conquista dell'ovest, alcuni cowboy volessero catturare i cavalli liberi e selvaggi della zona. Per cui decisero di intrappolarli in quel particolare punto del parco, costeggiato solo da strapiombi sul canyon. Ma una volta in trappola, i cavalli scelsero di buttarsi al galoppo dal dirupo piuttosto che venire catturati e domati dagli esseri umani.

A proposito di animali...nel mio viaggio di ritorno verso ovest (purtroppo sono già al giro di boa), dopo un bellissimo tratto di autostrada (la Interstate-70 in Utah, un'insospettabile scoperta) dove ho ammirato uno splendido rosso tramonto, ho dovuto farmi circa tre quarti d'ora su una strada di montagna circondata solo da foreste. Ovviamente in strada c'ero solo io. I cartelli segnalavano continuamente la possibilità di uscita di animali di ogni tipo da ogni dove. Comincio a guidare in paranoia, anche perché inizia a fare buio. Dopo aver scansato per pura fortuna due conigli e uno scoiattolo, inizio ad abbagliare a caso ogni tanto sulla strada, così se vedono la luce, mi dico, si spaventano! A un certo punto vedo una macchia enorme nera sul ciglio. Freno di botto! Ansia assurda, guardo meglio, le mucche in strada... 😰  mi guardano con compassione e senza che debba far nulla si spostano di lato per farmi passare. Non vi dico da lì in poi con che ansia ho guidato...

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