Navajo National Monument: rovine di una città indiana in Arizona

Navajo National Monument: rovine di una città indiana in Arizona

Navajo National Monument è una chicca che si trova in Arizona, non lontano dalla famigerata Monument Valley e da Kayenta.

Consiglio di fermarsi a vederlo, in quanto la visita può essere fatta in un lasso di tempo breve. Inoltre, con tutta la strada che di sicuro si ha da percorrere in queste zone, date le distanze, è un ottimo modo per sgranchirsi le gambe mentre ci si tuffa nella vera Storia dei Navajo, popolo indiano d'America. Al Navajo National Monument, infatti, si trovano le antiche rovine di una città indiana, Betatakin (ossia "casa sporgente"), e gli ancestrali resti di abitazioni del popolo Pueblo, Keet Seel. I Pueblo erano gli antenati dei Navajo.

Che la sosta sia lunga o breve, consiglio comunque di dirigersi al centro visitatori che si trova alla fine della Highway 564, 15 km a nord della Highway 160. 

Come dicevo, ci sono due modi per vedere Navajo National Monument, ossia le rovine di una città indiana dell'Arizona, uno dei quali vi porterà via poco tempo:

- da lontano, seguendo il facile sentiero Sandal Trail a circa 800 metri dal centro visitatori. 

- da vicino, magari dormendo nei campeggi attrezzati Sunset View e Canyon View. Occorre accodarsi alle escursioni condotte dai ranger per raggiungere Betatakin. Le escursioni sono disponibili solo durante i mesi estivi, da giugno a settembre. L'escursione è faticosa, lunga 4 km sola andata e parte tutte le mattine dal centro visitatori. Se decidete di farla, ricordatevi l'acqua perché il percorso è tutto un su e giù lungo la sponda del canyon. Per raggiungere la strabiliante Keet Steel, invece, l'escursione è ancora più ardua e faticosa, poiché prevede di attraversare profonde vallate di sabbia e alvei di fiume poco profondi. In più, è lunga quasi 14 km solo andata. Tuttavia, dicono che ne valga veramente la pena. Questa escursione si può fare anche senza ranger ma il sentiero è aperto solo tra maggio e settembre. Chiamate comunque il centro visitatori, perché l'accesso è limitato a poche decine di persone al giorno! 

I primi, veri Americani

Gli archeologi ritengono che i primi abitanti di queste zone, come di altri siti indiani in altre aree in Arizona, Colorado e New Mexico, fossero cacciatori, discendenti dei primi popoli che attraversarono lo Stretto di Bering giungendo in Nord America circa 25.000 anni fa. Al crescere della popolazione, iniziò a scarseggiare la carne, così i cacciatori dovettero aggiungere alla propria dieta semi, bacche, radici e frutta. Dopo il 3000 a.c. entrarono in contatto con alcuni coltivatori dell'attuale Messico centrale, dando inizio all'era dell'agricoltura nel Sud Ovest. Iniziarono col piantare mais e dal 500 d.c. anche fagioli e zucche. Qualche centinaio di anni più tardi, gruppi distinti di indiani cominciarono a fondare piccoli villaggi nel Sud Ovest, come appunto Betatakin.

La vita quotidiana di una città indiana

Osservavano. Sognavano. Vagavano. Imparavano. Nella loro visione delle cose la natura svolgeva un ruolo fondamentale, era portatrice di vita per tutti. La natura si era espressa, occorreva solo leggerla. Tutto era scritto nei corsi d'acqua, nelle rocce, nelle piante, negli animali e nell'uomo. Elementi da non prendere singolarmente ma in un'interconnessione di vita, tra terra e acqua.

Ecco perché gli antichi popoli indiani avevano costruito le proprie abitazioni direttamente dalla roccia stessa, con la terra e il legname che si trovavano a portata di mano. Avevano bisogno di calore, rifugio. Coloro che trovarono alcove all'asciutto nelle rocce, vi insediavano dei veri e propri villaggi.

Tra le attività che andavano per la maggiore, la scoperta dei segreti insiti nelle piante. Bacche, frutti di cactus, semi, radici e erbe erano una buona fonte di nutrimento. Alcune piante speciali, inoltre, avevano il potere di curare e di colorare. Yucca, cotone, mais, piante erbacee e giunchi erano così flessibili e resistenti che potevano essere intrecciati, tessuti e arrotolati di modo da creare strumenti, abiti, contenitori e altri oggetti di inestimabile valore, ancora visibili nel centro visitatori del Navajo National Monument.

Se ti è piaciuto l'articolo "Navajo National Monument: rovine di una città indiana in Arizona", prova a leggere le mie personali impressioni sul luogo scritte nel mio diario di viaggio. Oppure potrebbero anche interessarti:

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