Cosa vedere al Grand Teton National Park: itinerario di 1 giorno

Cosa vedere al Grand Teton National Park: itinerario di 1 giorno

Cosa vedere al Grand Teton National Park: itinerario di 1 giorno

La catena montuosa del Grand Teton è descrivibile in poche parole: una drammatica serie di cime scoscese che si stagliano al di sopra di laghi, canyon e praterie. Questo parco nazionale è da non perdere se vi capita di visitare lo Yellowstone National Park. Un paradiso fatto di picchi rocciosi, ghiacciai, freddi laghi alpini e foreste infinite.

Potenti forze geologiche, come terremoti, vulcani e ghiacciai, hanno dato forma nel tempo al magnifico paesaggio del Grand Teton. Queste catene montuose si sono formate in diversi modi ma furono soprattuto le glaciazioni a delinearle per come sono ora. Quando iniziò a ritirarsi, il ghiaccio lasciò dietro di sé laghi, canyon a forma di U, vette frastagliate e praterie rigogliose di vita.

Il Grand Teton National Park si trova proprio a sud di Yellowstone ed è esilarante come i ghiacciai abbiano scolpito le cime di questa catena montuosa. Il picco più alto supera i 4000 metri. Se siete pazzi per la montagna, questo posto fa per voi. Io l’ho visitato in 1 giorno provenendo dallo Yellowstone ma vale la pena passare qualche giorno a fare trekking. Il Grand Teton è molto più tranquillo e meno affollato di Yellowstone ma a livello naturalistico non è per niente da meno. Anche per quanto riguarda gli animali, essendo l’habitat di orsi, alci e marmotte.

Provenendo da nord, ossia da Yellowstone, sulla John Rockefeller Jr Parkway, fermatevi ad ammirare le sponde del Jackson Lake. In seguito, proseguite sulla U.S. Highway 191 e sostate ad ammirare il panorama a:

  • Willow Flats Overlook (punto panoramico)

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  • Oxbow Bend (punto panoramico)

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  • Cunningham Cabin Historic Site (piccola passeggiata che vi conduce ad un sito storico, un antico abitacolo abbandonato in mezzo a campi infiniti e come sfondo sempre la spettacolare catena del Grand Teton): questa fu la casa di J. Pierce Cunningham dal 1888 al 1895. Egli era inizialmente contro all’espansione del Parco Nazionale del Grand Teton ma ben presto ne fu un gran sostenitore. Firmò una petizione con altri 97 proprietari di ranch della valle per la vendita della loro terra per formare un’area di ricreazione nazionale. John D. Rockefeller e la Jr.’s Snake River Land Company acquistarono i poderi di Cunningham e altri ranch. Rockefeller donò così 33.000 acri di terreno per espandere il parco.

  • Schwabacher Landing (punto panoramico)

  • Glacier View Turnout (punto panoramico)

  • Mormon Row Historic District e Mormon Barn: uno dei punti migliori per ammirare il tramonto o l’alba sul Grand Teton. Un antico complesso di vecchie e rurali costruzioni realizzate dai mormoni che abitavano queste zone desolate tra ‘800 e ‘900. Sono ancora intatte le antiche abitazioni e i granai di legno, toccati dal basso da immensi campi gialli e in alto da un magnifico cielo azzurro, sul quale spiccano le cime maestose del Grand Teton. Uno dei luoghi più suggestivi mai visti, vale davvero la pena soffermarsi per un po’ a camminare in questa splendida desolazione.

Tutte le cose spiegate finora le ho viste in mezza giornata, dopo le 15, provenendo da Yellowstone. Mi sono poi fermata a dormire a Teton Village, per poi visitare il Grand Teton il giorno successivo.

La strada intrapresa corre parallela a quella del giorno precedente: la Moose Wilson Road che ad un certo punto diventa la Teton Park Road. Su questa strada, alcune piazzole panoramiche dove fermarsi per scattare qualche foto alla catena montuosa del Teton. Si giunge quindi al Jenny Lake Visitor Centre, da cui consiglio di prendere una barca che vi porterà sull’altra sponda del lago. Una volta giunti a destinazione, ci sono due trekking da prendere: il più corto e semplice è quello che conduce a Inspiration Point, fattibile in un paio d’ore. Il panorama da lassù è spettacolare, con le cime frastagliate del Teton alle spalle e il lago di fronte. Si può proseguire o tornare verso la barca. Se avete più tempo per l’escursione tra le montagne, proseguite per il Cascade Canyon Trail.

Ritornati all’auto, se da Jenny Lake andate a Yellowstone, consiglio di deviare per la Jenny Lake Road, strada panoramica con altre piazzole da cui ammirare per l’ultima volta Cathedral Group. Così si chiama il gruppo di cime del Grand Teton. Il nome deriva dalla loro somiglianza con le guglie delle cattedrali gotiche.

Il ghiacciaio Teton e i cambiamenti climatici

Il Teton Glacier riposa sul lato nord est del Grand Teton. Prima di qualsiasi altra forza erosiva, è stato proprio il ghiacciaio a scolpire la catena montuosa e le sue vette e a formare i canyon sottostanti a forma di U. Tutto iniziò 2 milioni di anni fa e almeno due glaciazioni sono trascorse da allora. Il ghiaccio iniziò a ritirarsi 14000 anni fa, rivelando le rocce frastagliate sottostanti. Per via del cambiamento climatico degli ultimi anni, ormai dei ghiacciai resta ben poco. Dal 1967 il Teton Glacier ha perso il 15% della sua superficie. Se continua così, nulla più rimarrà di questo ghiacciaio, destinato a scomparire.

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