Visita alla Statua della Libertà e al museo di Ellis Island (tour)

Visita alla Statua della Libertà e al museo di Ellis Island (tour)

Visita alla Statua della Libertà e al museo di Ellis Island (tour)

In una città come New York, piena zeppa di icone americane a ogni angolo, sicuramente la Statua della Libertà è quella più celebre. Per arrivare sull’isola dove è situata la Statua della Libertà occorre prendere un battello da Battery Park, a Downtown Manhattan. Downtown Manhattan, ossia l'estremità sud di Manhattan, è dove i primi coloni si insediarono inizialmente. Nell'area è presente anche il celebre distretto finanziario con Wall Street e il municipio, la City Hall. In questa zona c'è anche il porto dove prendere il traghetto per la Statua della Libertà. Il biglietto include un tour completo con visita anche a Ellis Island

Un altro modo per vedere e fotografare la Statua della Libertà ma senza approdare sull'isola sulla quale è situata è prendere un battello per Staten Island, sempre in partenza da Downtown Manhattan.

Cosa rappresenta e chi ha progettato la Statua della Libertà?

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Edouard Laboulaye, intellettuale francese, verso il 1865 pensò bene di concepire un monumento che rappresentasse i princìpi repubblicani dell’epoca, condivisi sia dalla Francia sia dagli Stati Uniti d’America. Voleva essere un regalo della Francia agli USA per il centesimo anniversario dell'indipendenza. A tutt’oggi la Statua della Libertà è ancora ritenuta da molti il simbolo di quegli ideali di libertà e nuove opportunità.

Lo scultore francese Frédéric Auguste Bertholdi intraprese nel 1871 un lungo viaggio verso New York per scegliere il posto dove avrebbe dimorato la statua. Dopodiché fece ritorno a Parigi, dove passò i successivi 10 anni a studiare come progettare e realizzare la figura della Libertà che Illumina il Mondo (nome completo della scultura), la cui altezza è di ben 46 metri. Gustave Eiffel, ingegnere a cui si deve l'omonima torre a Parigi, diede una grossa mano nella sua progettazione e realizzazione della struttura interna del monumento. Trascorso questo lungo periodo, la Statua fu spedita a New York ed eretta su una piccola isola nei pressi del porto. La sua esposizione al pubblico avvenne nel 1886. 

Lady Liberty è poggiata su un piedistallo che ha un'altezza di 93 metri, costruito dalll'architetto Richard Morris Hunt, che a New York progettò anche l'edificio che ospiya il Metropolitan Museum of Art. Rappresenta una donna con una lunga toga che tiene in mano una fiaccola, simbolo della libertà, e nell'altra un libro con inciso 4 luglio 1776, data dell'indipendenza americana. Ai piedi della Libertà, delle catene spezzate. Inizialmente di color rame, la Statua oggi tende al verde per via di un processo chimico detto ossidazione.

Come visitare la Statua della Libertà?

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Per addentrarsi al suo interno fino in cima, sulla corona, occorre prenotare con parecchio anticipo la visita e acquistare un biglietto apposito non incluso nel classico tour Statua della Libertà-Ellis Island. Non c’è un ascensore, quindi occorre camminare dalla base fino alla testa, il che equivale a salire su un palazzo di 22 piani.

Se non siete interessati, non avete abbastanza tempo , o siete arrivati lunghi con le prenotazioni, potete tranquillamente camminare lungo il perimetro alla base , visitare il piccolo museo e godervi il panorama di Manhattan dai punti d’osservazioni sparsi lungo il percorso. Vi consiglio di prelevare dall’ingresso una delle audio-guide gratuite messe a disposizione dal personale, per conoscere tutta la storia, la progettazione e il significato del più iconico monumento americano.

Visita al museo dell'immigrazione di Ellis Island

Ellis Island mi ha positivamente stupito. Non tanto perché ci sia qualcosa di bello da vedere ma per il suo valore storico intrinseco. A Ellis Island ci sono questi enormi edifici che fino a non molto tempo fa fungevano da stazione di approdo degli immigrati provenienti da tutto il mondo alla ricerca di un rifugio, di un luogo da cui ripartire.

Tra il 1892 e il 1954 giunsero a Ellis Island circa 12 milioni di persone, molte delle quali non riuscirono mai a vedere altro di New York se non Ellis Island stessa, perché spesso venivano rispedite al mittente come tante lettere sbagliate. Se non si passavano le visite mediche, soprattutto, il gioco era già finito prima di cominciare. Nel 1917, poi, vennero introdotte alcune norme per limitare la grande affluenza di immigrati, inaspritesi ancor di più nel 1929 con la grande depressione. I fortunati venivano infine censiti e potevano iniziare una nuova vita in America. Gli altri a casa.

La visita a Ellis Island permette di capire bene le esperienze vissute dagli immigrati dell’epoca, grazie a delle ricostruzioni interattive all’interno di quegli edifici dai mattoni rossi che ricoprono la superficie di Ellis Island. Un vero e proprio museo, allestito nel 1990, con oggetti reali, fotografie, stampe, display, mostre temporanee e filmati originali dell’epoca. E tante storie di vita reale, spesso finite in tragedia.

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